Franz Schubert - Sinfonia in Do maggiore D944 1 - 9 Dicembre 2014, Formigine

Questo è il nostro secondo appuntamento con la Grande di Schubert. Quando tre anni fa l'abbiamo studiata per la prima volta, abbiamo avuto la sensazione che il tempo non bastasse mai per arrivare ad avere una visione completa e condivisa di questa sinfonia.
La sola lettura richiede più di un'ora e i vari movimenti, per quanto di facile comprensione strutturale, hanno mille meandri in cui ci si può perdere volontariamente o involontariamente. Ed è una musica in cui perdersi è ciò che di meglio può capitare, come sempre con Schubert.
Lo ritroviamo come un amico fragile ma forte, a cui dare tutte le attenzioni possibili, cercando però di non comportarsi mai come se avessimo capito tutto di ciò che è e di ciò che dice, perché proprio così rischieremmo di rovinarlo.
Ci si accorge di quanto si voglia bene a questa musica dalla reazione che si ha quando se ne sente parlare male. Più volte è capitato di sentir dire 'Ah, la Grande, troppo lunga', 'troppo ripetitiva', 'troppo naive'...
Son parole che generano un senso di ribellione o di dispiacere rassegnato.. perché proprio avvicinandoci all' edificio gigantesco eppure leggero di questa musica scopriamo ogni volta nuovi scorci, apriamo le porte di vecchie stanze in cui abbiamo trascorso momenti felici, riviviamo malinconie passate, sentiamo dei richiami a cui rispondiamo finendo coinvolti in momenti di trionfo giovane ed estroverso, tutto questo intervallato da momenti di serena e salottiera normalità.
E ciascuna di queste possibilità appartiene ad un mondo così rassicurante e triste, da essere allo stesso tempo uguale alla vita reale, ma anche paradossalmente lontano da essa.
Sono mesi che aspettiamo questo progetto con ansia e siamo molto contenti di suonare questa sinfonia per la prima volta qui, sperando di riuscire a mostrarvi il volto invisibile di questa musica, che ha bisogno del lavoro che facciamo per creare la nostra idea collettiva per essere ricreato qui e ora, ma che è poi l'unico punto di attenzione a cui, noi e voi, dovremmo rivolgerci.