Non è la prima volta che con la Spira mirabilis ci addentriamo nel regno delle fiabe: alcuni anni fa era stato Maurice Ravel a introdurci, con la sua musica, ai personaggi di Charles Perrault tratti di racconti di Ma mère l’Oye, Mamma l’Oca, e nel balletto di Ravel le fiabe erano accompagnate minuziosamente da una musica a tratti quasi didascalica, una musica che non solo descriveva, ma spesso si trasformava nei vari personaggi. Oggi ci approcciamo, per la prima volta, ad un compositore universalmente riconosciuto come tra i più fiabeschi, quel Petr Ilic Tchaikovsky la cui musica è di famiglia fin dall’infanzia per tanti di noi, ma che mai avevamo osato affrontare con la Spira. E sebbene non si tratti di un balletto, e non si incontrino belle addormentate, re dei topi o fanciulle trasformate in cigni, la Prima Sinfonia, composta di notte in preda ad una allucinata tensione nervosa, è fiabesca fin dal titolo, « Sogni d’inverno ». Ma l’atmosfera fredda e malinconica che attraversa l’intera composizione (soprattutto nel meraviglioso Adagio, con quel tema dell’oboe iniziale…) e che si trova in più di un’occasione affiancata da valzer e da allegri temi popolari russi, ci lascia come smarriti: dove ci sta portando questo « viaggio d’inverno », qual è la « terra desolata » a cui approdiamo? Oggi la fiaba di Tchaikovsky è incompiuta, la nevrosi e l’infelicità del giovane compositore russo iniziano a trapelare, e a salvarci rimane solo la bellezza assoluta di questa musica sognante.
23/11/2019 21:00
Palazzurro (San Possidonio (MO) Italia)
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25/11/2019 21:00 Polisportiva Formiginese (Formigine Italia) Vedi mappa